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Come aggirare il divieto di usare OpenVPN in Egitto con una VPN che funziona al 100%

Il governo egiziano ha fatto di tutto per reprimere la libertà di navigazione su Internet. Se sei in viaggio in Egitto, o ci vivi, leggi la nostra guida su come aggirare il divieto di usare OpenVPN. Tutti i provider da noi raccomandati possono eludere l’ispezione approfondita dei pacchetti, permettendo l’accesso a Internet in modo libero e aperto.

Negli ultimi mesi, gli egiziani hanno assistito alla significativa riduzione delle loro possibilità di accesso a una rete Internet libera e di aggirare la censura on-line imposta dalle istituzioni. In agosto, il governo ha fatto il primo passo per bloccare le VPN, rendendo inutilizzabili i protocolli Point-to-Point Tunneling (PPTP) e Layer 2 Tunneling (L2TP). Però, era possibile usare il programma OpenVPN, il quale è ben più diffuso di PPTP e L2TP. Tuttavia, dal 3 ottobre, gli utenti egiziani di Internet hanno iniziato a segnalare dei problemi con le connessioni di OpenVPN, e da allora anche questo programma è diventato inutilizzabile.

Come superare l’ingiusto divieto imposto dall’Egitto all’uso di OpenVPN con i seguenti providers:

  1. NordVPNMiglior programma contro il divieto di OpenVPN – NordVPN è un’applicazione ben nota per la sua capacità di violare il “Grande Firewall” della Cina e, ugualmente, di oltrepassare la censura egiziana. Un network enorme, ottima politica di logging.
  2. Surfshark – Offuscamento del codice su ogni server, una grande alternativa ai protocolli tunnelling.
  3. ExpressVPN – Efficace in modo sistematico nel forzare la censura dei governi, con un’ottima velocità di avvio.
  4. IPVanish – Un’altra VPN veloce con protocollo di offuscamento del codice per superare il divieto contro OpenVPN.
  5. VyprVPN – Il protocollo speciale Chamaleon schiva facilmente le barriere egiziane contro le reti Internet libere e aperte.

Poiché molti egiziani hanno iniziato a fare affidamento sulle VPN per accedere al Web senza restrizioni, questo rappresenta un vero problema per tutti gli utenti. Stando a una stima conservativa, il numero di siti Web egiziani che sono stati bloccati è superiore ai 400, sebbene è molto probabile che la cifra sia ben più alta. Inoltre, gli attacchi del governo alle forze politiche di opposizione e dissidenti presenti sui media rendono sempre più difficile agli egiziani ricevere notizie o informazioni imparziali. Il divieto di utilizzare OpenVPN è un colpo ulteriore, ma come si vedrà in questa guida, non è insormontabile poiché è possibile aggirare il divieto contro OpenVPN.

Come aggirare il divieto di usare OpenVPN in Egitto?

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In che modo l’Egitto blocca il protocollo OpenVPN?

Il regime egiziano sta bloccando il protocollo OpenVPN nello stesso modo in cui ha bloccato i protocolli PPTP e L2TP all’inizio dell’anno: tramite la tecnologia per l’ispezione approfondita dei pacchetti (DPI). Grazie ad essa sistema è possibile identificare quando i dati passano sul protocollo OpenVPN (o PPTP o L2TP) e quindi bloccarli. Si tratta di una tecnologia molto avanzata e costosa, e per questo impiegata in pochi Paesi. È noto che è uno degli strumenti adottati dal regime comunista cinese e dal governo iraniano. Ma è stata una sorpresa inaspettata vederla impiegata in Egitto.

Nonostante la censura di stato in molti Paesi, riusciamo comunque ad andare avanti e a spiegare come usare una VPN per aggirare i blocchi e accedere normalmente a Internet. Ma quando c’è di mezzo una tecnologia DPI, come in Egitto, la situazione si fa molto più complicata anche perché quasi tutti i siti VPN sono bloccati. Nonostante ciò, ci sono diversi metodi da sfruttare per superare il divieto egiziano contro OpenVPN. Tra cui un piccolo numero selezionato di VPN strutturate in modo idoneo. Continua a leggere per scoprire come aggirare il blocco e quale VPN usare.

VPN consigliate per aggirare il divieto di usare OpenVPN in Egitto

Quasi ogni provider di VPN affermerà di essere in grado di aggirare la censura, tuttavia nel caso dell’Egitto, dove si ricorre a una tecnologia DPI, molte di queste reti non riusciranno a soddisfare le aspettative. Perché la rete funzioni in modo efficace quando vengono applicate le tecniche che descriveremo di seguito, gli utenti egiziani di Internet devono scegliere un provider di VPN che offra un livello di sicurezza importante e anche funzionalità aggiuntive che facilitino il raggiramento delle autorità egiziane. Fino a poco tempo fa, in molti si affidavano a VPN libere che però adesso non sono più all’altezza del compito. Tutte e quattro le VPN da noi raccomandate hanno un esiguo costo mensile che, a fronte di un accesso illimitato a Internet, è davvero un piccolo prezzo da pagare.

1. NordVPN

NordVPN - Editors choice

NordVPN offre la tecnologia Obfsproxy di sua proprietà (vedi sotto), che pare funzionare in modo simile a Chameleon di VyprVPN. Sicuramente permette a NordVPN di funzionare in Cina e sembra essere efficace anche in Egitto. Sono presenti diverse altre funzionalità di sicurezza, tra cui quella della doppia crittografia e la possibilità di impiegare la VPN con l’opzione di TOR, consentendo agli utenti di usufruire dei vantaggi di entrambi.

NordVPN ha un totale di 1114 server dislocati in 61 Paesi e offre un servizio di assistenza clienti molto efficiente. Per chi è attento ai prezzi, è uno dei provider più a buon mercato che ci sentiamo di raccomandare agli utenti egiziani.

Leggi tutta la nostra recensione su NordVPN.

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2. Surfshark

Surfshark VPN

Surfshark se la ride della dura censura sulle OpenVPN come quella egiziana. D’altro canto, usa tutti i più innovativi protocolli di tunneling compreso OpenVPN (proprio così!), IKEv2/IPSec, Shadowsocks, e perfino WireGuard. Quindi, i protocolli bloccati non sono affatto un limite!

Di sicuro, una buona ragione per usare OpenVPN è la velocità. In questo caso, niente fretta. Surfshark è una “VPN intelligente” che individua automaticamente le restrizioni della rete e impiega le contromisure appropriate. Quando viene usato in Egitto, OpenVPN attiva una modalità speciale di camuffamento che copre il traffico VPN con un offuscamento indecifrabile. Questo batte facilmente la tecnologia DPI senza diminuire le prestazioni.

Il nucleo della privacy offerta da Surfshark è composto da un codice crittografato 256-AES-GCM, accoppiato a server RAM-only (oltre 800 in totale) non in grado di archiviare i tuoi metadati di identificazione. Inoltre, dipendendo dalla giurisdizione delle Isole Vergini Britanniche, si può star sicuri che la loro politica di logging rimarrà stabile nel prossimo futuro.

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3. ExpressVPN

ExpressVPN

ExpressVPN dà molta importanza al fatto che offre una tecnologia VPN ottimizzata per utenti cinesi. Ciò rende tale provider attraente anche per il mercato egiziano, dovendo quest’ultimo affrontare simili difficoltà. Questo provider ha una crittografia AES a 256 bit, praticamente indistruttibile e offre anche OpenVPN con un tunnel SSL (che, come si leggerà sotto, è determinante per aggirare il divieto di OpenVPN in Egitto).

ExpressVPN è attualmente una delle VPN più veloci sul mercato e ciò è un grande vantaggio dato che le DPI tendono a rallentare le connessioni. ExpressVPN inoltre usa su ogni server un DNS crittografato di sua proprietà, rendendo tutte le connessioni più sicure e veloci rispetto a quelle di molti altri concorrenti. Anche le loro disposizioni in materia di privacy sono all’avanguardia e, con oltre 145 server in 94 Paesi diversi, ExpressVPN risulta molto convincente per gli utenti di Internet egiziani.

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4. IPVanish

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IPVanish offre uno dei più sicuri servizi di VPN al momento sul mercato. La loro crittografia AES da 256 bit è tra le migliori in commercio e offre anche un’ottima protezione da perdite DNS e un kill switch automatico integrato nelle applicazioni principali. Ciò assicura che l’ubicazione e l’indirizzo IP personali rimarranno protetti anche se sottoposti alle analisi più attente e alle connessioni più scadenti.

IPVanish offre oltre 850 server, in più di 60 Paesi, con un totale di indirizzi IP condivisi a disposizione superiore a 40.000, il che facilita l’accesso ai siti Web bloccati. Con uno dei migliori team di servizio clienti sempre a disposizione, è un ottimo investimento per gli utenti egiziani di Internet. Tutto ciò ha un prezzo molto ragionevole reso ancora più interessante da un’offerta esclusiva per i lettori di AddictiveTips.

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5. VyprVPN

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VyprVPN pone una grande enfasi sulle proprie disposizioni di sicurezza e si fa notare dal pubblico egiziano per alcune funzionalità speciali. Oltre a crittografia standard e impostazioni della privacy eccellenti, VyprVPN conta più di 700 server a livello mondiale dislocati in 70 Paesi. L’aspetto migliore è che VyprVPN è proprietario diretto di tutti i server, in questo modo i dati dei loro utenti non sono accessibili a terze parti.

Offre anche la propria tecnologia, potente ed esclusiva, di Chameleon. Questa è stata pensata specificamente per gli utenti in Cina ed è progettata per prevenire tecniche DPI, crittografando i metadati sia dei pacchetti dati personali sia dei pacchetti stessi. Anche solo questo dovrebbe bastare all’utente di Internet in Egitto per aggirare il blocco di OpenVPN, ma finora abbiano sentito pareri discordanti. Certamente, se è utilizzata insieme alle tecniche sotto descritte, rende VyprVPN una proposta interessante.

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Metodi per aggirare il divieto contro OpenVPN in Egitto

Alcune delle tecnologie specifiche, impiegate dalle VPN appena raccomandate, dovrebbero bastare agli utenti in Egitto per aggirare il divieto posto su OpenVPN senza dover ricorrere a misure ulteriori. Tuttavia le opinioni su di esse non sembrano omogenee e certamente nessuna può offrire una garanzia del 100%. Comunque, esistono alcune misure aggiuntive che si possono adottare e che dovrebbero aiutare a raggiungere risultati più consistenti.

Prima di scendere nel dettaglio consideriamo alcuni aspetti. Primo, non tutte queste tattiche funzionano sempre per tutti. Se un metodo si rivela inefficace, è necessario provarne un altro. Tutti possono funzionare, e con ogni probabilità almeno uno si rivelerà efficace.

Mentre alcuni di questi metodi possono sembrare piuttosto tecnici, la nostra guida facile, da seguire passo dopo passo, ti aiuterà ad aggirare con sicurezza il blocco di OpenVPN.

Tunnelling SSL

Il Tunnelling SSL (qualche volta chiamato anche “stunneling”) è una tecnica che reindirizza le connessioni VPN in un tunnel protetto da una crittografia SSL (il protocollo impiegato dalla maggior parte dei siti HTTPS). Poiché la tecnologia SSL è molto comune in questo periodo, è quasi impossibile per le tecniche di rilevamento DPI distinguere un contenuto crittografato SSL standard da quello OpenVPN all’interno del tunnel SSL. Di conseguenza, le connessioni OpenVPN dovrebbero funzionare normalmente a meno che il regime egiziano decida di bloccare anche i siti Web SSL.

Fra tutte le VPN raccomandate agli utenti di Internet egiziani, solo ExpressVPN offre Tunnelling SSL direttamente nella sua app. Per usare ExpressVPN con Tunnelling SSL segui questa guida passo dopo passo:

  1. Iscriviti su ExpressVPN. Se il normale sito Web di ExpressVPN non funziona, questa URL alternativa dovrebbe ancora funzionare in Egitto.
  2. Scarica l’app di ExpressVPN adatta per il tuo dispositivo e poi esegui l’accesso.
  3. Seleziona Opzioni dal menu principale.
  4. Fai clic sulla scheda Protocolli e poi seleziona Scegli un protocollo in modo automatico.
  5. Fai clic su OK per salvare le modifiche e poi esci.
  6. ExpressVPN dovrebbe ora indirizzare tutto il traffico nella connessione OpenVPN con tunnel SSL riuscendo ad aggirare il divieto imposto su OpenVPN.

Per le altre VPN, dovrai creare manualmente un tunnel SSL usando il software Stunnel. Occorrerà configurarlo sul tuo computer e sulla stessa app VPN. Il link a Stunnel (qua sopra) spiega come operare sul tuo computer, mentre per la VPN il modo migliore è contattare il servizio clienti e chiedere consiglio.

OpenVPN su TCP Port 443

Un altro modo di nascondere la tua connessione OpenVPN dagli sguardi indiscreti della DPI egiziana consiste nell’usare il Transmission Control Protocol (TCP) con porta 443, ovvero la porta usata dal protocollo HTTPS. È improbabile che il protocollo TCP con porta 443 venga bloccato, perfino in Egitto, visto che questa porta è quella usata dai servizi di banking on-line, di vendite on-line e di qualsiasi sito Web che usi il protocollo HTTPS. Se venisse bloccato, tutti questi siti e molti altri smetterebbero di funzionare.

La censura egiziana al momento non sta bloccando le porte, ma usando la porta 443 le connessioni OpenVPN sono indirizzate dentro la crittografia TLS usata da HTTPS. Ciò rende estremamente difficile il compito di scovarle e identificarle, anche per la tecnologia DPI più avanzata. Sembra che l’Egitto abbia bloccato sia il protocollo OpenVPN User Datagram (UDP) e sia OpenVPN TCP. Ma non è ancora chiaro se questo vale anche per il TCP con porta 443. Esistono alcuni metodi che puoi provare per verificare se per te funziona.

  • Indirizzare OpenVPN sulla porta 443 del TCP è una funzione comune per evitare la censura ed è offerta dalla maggior parte dei provider VPN. Dai un’occhiata alle tue impostazioni oppure contatta il servizio clienti per scoprire come passare a questo metodo.
  • Anche se non riesci a far funzionare questo metodo, molte VPN supportano il TCP con porta 443. Quindi è possibile passare ad esso modificando il tuo file di configurazione OpenVPN (.ovpn). Questa opzione è consigliata solo agli utenti più esperti.
  • In alternativa, puoi provare a passare a un protocollo Secure Socket Tunneling Protocol (SSTP). Questo usa in modo predefinito il protocollo TCP con porta 443, quindi dovrebbe ancora funzionare anche in Egitto.

Obfsproxy

Obfsproxy è un metodo per rendere impercettibile il traffico OpenVPN all’ispezione DPI, nascondendolo dietro uno strato di offuscamento del codice. Si tratta di un approccio comune usato dalle VPN per accedere ai mercati come quello cinese dove viene impiegata regolarmente l’ispezione DPI. Ed è usato in modo così ampio proprio perché è un metodo molto efficace.

Fra tutte le VPN da noi raccomandate sopra solo NordVPN offre un servizio Obfsproxy. Anche VyprVPN è dotata di tecnologia Chameleon che si ritiene funzioni in modo simile Obfsproxy è meno sicuro dei due metodi suggeriti precedentemente perché non copre i dati OpenVPN con un altro strato di crittografia, ma nella maggior parte dei casi sembra funzionare comunque. Il modo migliore di impiegare la tecnologia Obfsproxy è quello di usare una VPN che offra tale funzionalità in modo standard e poi contattare il servizio clienti e chiedere come fare a impostare Obfsproxy sul proprio dispositivo nella maniera più adeguata.

Altri metodi

Questi tre metodi dovrebbero tutti risultare efficaci nell’aggirare il divieto contro OpenVPN in Egitto. Purtroppo, non ci sono mai garanzie complete. Se, per una qualche sfortuna, nessuna delle tre opzioni funziona, vi sono altre piccole soluzioni che puoi tentare.

  • Shadowsocks – Shadowsocks è un’applicazione proxy open-source che è stata progettata per permettere agli utenti cinesi di aggirare il “Grande Firewall”. È stata creata da uno sviluppatore cinese e funziona praticamente come un proxy Socket Secure (SOCKS5). È disponibile per la maggior parte dei dispositivi e si ritiene che funzioni ancora in Egitto nonostante il divieto contro OpenVPN.
  • Surge – Surge è un applicazione specifica per iOS che funziona sulla stessa linea di Shadowsocks e secondo quanto riferito funziona ancora in Egitto.
  • Psiphon – Psiphon combina insieme VPN, SSH e tecnologie di offuscamento. Permette di passare da una all’altra di queste tre tecnologie secondo le tue necessità. Tale strumento è ancora funzionante in Egitto ma si ritiene che il sito Web sia stato bloccato. Se non riesci ad accedere al sito indirettamente, puoi inviare una e-mail all’indirizzo info@psiphon.ca e ti verrà inviato prontamente il software nella risposta.
  • Lahana – Lahana è la versione migliorata di TOR che è stata creata per aggirare la censura on-line del regime turco. A differenza di TOR, con Lahana è facile creare nuovi nodi, il che significa che non solo funziona bene in Turchia ma probabilmente anche in Egitto.

Se sei in Egitto e il divieto contro OpenVPN ha colpito anche te, scrivici nella sezione commenti di questa pagina e facci sapere quale di questi metodi e quali provider VPN hanno funzionato meglio nel tuo caso. Inoltre, se hai scoperto nuovi metodi per aggirare il divieto contro OpenVPN, saremmo davvero molto interessati a saperlo.

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